Novità dalla giungla: Il silenzio dell’acqua
Con Il silenzio dell’acqua, Louise O’Neill torna in libreria, per raccontarci la storia di una sirenetta in cerca di libertà.
Con Il silenzio dell’acqua, Louise O’Neill torna in libreria, per raccontarci la storia di una sirenetta in cerca di libertà.
Sono stati annunciati i sei libri vincitori del Premio Orbil 2019, giunto alla sua ottava edizione. Venite a scoprirli.
Dopo Solo per sempre tua, Louise O’Neill torna con Te la sei cercata, un romanzo cupo e necessario, che parla violenza sessuale dal punto di vista di una vittima, affrontando i temi della colpevolizzazione della vittima e della cultura del consenso verso l’abuso.
Dopo Solo per sempre tua, Louise O’Neill torna con Te la sei cercata, un romanzo che affronta i demi delicati e dolorosi della violenza contro le donne, la colpevolizzazione della vittima e la cultura del consenso verso l’abuso sessuale.
Ci aveva fatto emozionare con Apple & Rain. Ora Sarah Crossan torna con una nuova storia bellissima e commovente, un romanzo in versi scritto come una lunga storia d’amore.
Tutte le eva sono create per essere perfette, ma a quanto pare col tempo sviluppano difetti. Confrontarvi con le vostre sorelle è un modo utile per identificare tali tare, ma poi dovete compiere i passi necessari per migliorarvi. C’è sempre un margine di miglioramento.
(Dalle Regole per un comportamento femminile appropriato)
Sono i genitori a creare il mondo per i figli; questo vale per tutti. Danno un significato al mondo. Tutto quello che succede dipende dalla loro visione. Siamo vittime della visione di nostro Padre, e lo saremo sempre, ovunque andiamo, qualsiasi cosa facciamo.
Questa è una storia vera. Parla di uomini, calcio e bevute. Quindi è vera per forza. C’erano tre uomini. Erano giovani. Quando la storia comincia, avevano tutti e tre vent’anni. Dave, Pat e Ben. Erano amici fin da bambini. Erano andati alla stessa scuola, avevano giocato nella stessa squadra di calcio, avevano bevuto la prima birra dalla stessa bottiglia. Dave e Pat avevano perfino ricevuto il primo bacio dalla stessa ragazza. Ben no, perché la ragazza era sua sorella. Ma questa è un’altra storia. Dicevamo. Dave, Pat e Ben erano grandi amici. Erano «i ragazzi». Erano sempre insieme. Andavano a vedere gli stessi film, frequentavano gli stessi pub e gli stessi locali. Una volta, addirittura, si ruppero il naso la stessa sera. Avevano preso l’ultimo autobus per tornare a casa. Erano al piano di sopra, seduti nella prima fila. Un cane attraversò la strada. Il conducente premette sul freno. Dave, Pat e Ben, tutti e tre contemporaneamente, andarono a sbattere contro il finestrino. Bum, bum e bum. Amavano la stessa musica. Tifavano per la stessa …
Un Canto di Natale Charles Dickens Come tutte le grandi storie, Un canto di Natale ci accompagna da sempre, e sempre sa ritrovare le parole per parlarci: una fiaba da raccontare ai bambini e da rileggere da grandi, una storia di paura, di morte ma anche di solidarietà umana, di fantasmi grotteschi che si sfumano e si frammentano nel sogno e nell’incubo privato, un grande ritratto di solitudine e di vecchiaia e di una città degradata, e soprattutto un magico regalo di Natale che trasforma il gelo e il buio dell’egoismo e dell’avarizia nel calore di un sorriso e di una festa per tutti. Riprendendo fra le mani Un canto di Natale ritroviamo figurine dimenticate, scopriamo luci e colori nuovi, mentre altri inspiegabilmente li abbiamo persi. Ritornano alla memoria, alla rinfusa, il batacchio della porta con il volto di Marley, il tacchino fumante, il carro da morto sulla scala gelida, e perfino lo Zio Paperone di Disney, Uncle Scrooge, diretto discendente dello Scrooge di Dickens. Ma se nessuno può toglierci il piacere di questi frammenti …