Recensione: Fantasmi
Raina Telgemeier parla della paura e della morte celebrando l’amore e la vita. In un graphic novel che, con grande dolcezza ed empatia, riesce ancora una volta a raggiungere tutti i ragazzi.
Raina Telgemeier parla della paura e della morte celebrando l’amore e la vita. In un graphic novel che, con grande dolcezza ed empatia, riesce ancora una volta a raggiungere tutti i ragazzi.
Dopo Smile, Raina Telgemeier scrive un altro graphic memoir che approfondisce il burrascoso rapporto tra lei e la sorellina. E ancora una volta, grazie al suo tocco, un racconto autobiografico si trasforma in una storia capace di parlare a tutti.
Un graphic novel autobiografico che racconta la normalità di ragazzi e adolescenti, alle prese con la vita a scuola e in famiglia, le prime cotte e il desiderio di sentirsi accettati.
Con i suoi graphic novel per ragazzi e adolescenti, Raina Telgemeier ha già vinto tre Will Eisner Award. Il merito è del suo stile unico e delle sue storie semplici, che raccontano la normalità e i problemi dei ragazzi di oggi.